
La comunità di Afragola è sconvolta dalla tragica morte di Martina Carbonaro, una studentessa di 14 anni scomparsa il 26 maggio 2025 e ritrovata senza vita due giorni dopo. Il corpo della giovane è stato scoperto in un edificio abbandonato vicino allo stadio comunale “Moccia”, nascosto sotto un materasso.
L’omicidio e la confessione
L’ex fidanzato di Martina, Alessio Tucci, 19 anni, è stato arrestato con l’accusa di omicidio pluriaggravato e occultamento di cadavere. Durante l’interrogatorio, Tucci ha confessato di aver ucciso la ragazza a colpi di pietra, motivando il gesto con l’incapacità di accettare la fine della loro relazione .
Le indagini
Le indagini, coordinate dalla Procura di Napoli Nord, sono state avviate subito dopo la denuncia di scomparsa presentata dalla madre di Martina. Le incongruenze nelle dichiarazioni di Tucci e le immagini delle telecamere di sorveglianza hanno portato gli investigatori a concentrarsi sull’ex fidanzato, culminando nella sua confessione
Il dolore della comunità
“La notizia della morte della giovane Martina Carbonaro è una tragedia che ci lascia senza parole e che rappresenta una ferita gravissima per Afragola, per la nostra provincia e per l’intera comunità. Un dramma inaccettabile che scuote le coscienze e ci interroga come istituzioni, come comunità, come persone. – Dichiara il senatore Francesco Silvestro –
In questo momento il mio pensiero va alla sua famiglia, a sua madre, a chi le voleva bene: a loro esprimo il mio dolore e la mia totale vicinanza. In queste ore è stato arrestato un ragazzo di 18 anni, suo ex fidanzato: un’altra giovane vita che si trasforma in carnefice. Un altro femminicidio. E a pagare, come sempre, sono due famiglie distrutte.
Dobbiamo tutti assumerci la responsabilità di proteggere di più le nostre ragazze e i nostri ragazzi. Dobbiamo educare al rispetto, all’ascolto, all’empatia. Dobbiamo fare in modo che nessuna giovane venga lasciata sola, che nessun segnale venga ignorato, che ogni fragilità venga accolta e sostenuta”.
Un altro femminicidio
La morte di Martina rappresenta l’ennesimo caso di femminicidio in Italia, evidenziando la necessità di interventi concreti per prevenire la violenza di genere. La giovane età della vittima e del suo assassino sottolinea l’urgenza di educare i giovani al rispetto e alla gestione delle emozioni.