Arte. Al Mann un tuffo nella Magna Grecia

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The Magna Grecia collection of the MANN reopens after more than twenty years: the public will be able to admire the collection and the Roman mosaics visible with particular shoes. The new layout was designed by the archaeologist Enzo Lippolis, who died prematurely last year, Naples 11 July 2019. ANSA / CESARE ABBATE

Benvenuti nella Magna Grecia. Tra crateri monumentali, oreficerie, dipinti come le celebri lastre delle danzatrici di Ruvo, sono quattrocento i reperti esposti al Museo Archeologico nazionale di Napoli nello splendore di 14 spettacolari sale pavimentate con i mosaici originali romani, uno su tutti quello circolare in opus sectile dal Belvedere della Villa dei Papiri di Ercolano. “Restituiamo oggi al MANN una parte fondamentale della sua identità grazie al riassetto dell’ala occidentale dell’edificio”, spiega il direttore Paolo Giulierini aprendo al pubblico una collezione riallestita dopo 20 anni, tra le più ricche e celebri al mondo.
Un’esperienza unica attende il visitatore che potrà letteralmente “passeggiare nella storia”, sottolinea Giulierini.
Lo farà camminando, con le opportune precauzioni sui magnifici pavimenti a mosaico provenienti da Ercolano, da edifici di Pompei, Stabiae, dalla villa imperiale di Capri, finalmente recuperati e riportanti alla loro magnificenza.

Ansa

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