Tempi duri per Salvini che nonostante oggi sia tornato a rivestire i gradi di vicepremier e ministro alle infrastrutture, non vive tempi felici all’interno del partito stesso. La Lega alle ultime elezioni ha perso non pochi consensi arrivando quasi appaiata al gruppo di Forza Italia, nonostante i sondaggi davano per certo un divario molto maggiore tre le due formazioni politiche.
Sono molti i leghisti, ex parlamentari che sarebbe stati presi in giro da Salvini nel segno dello slogan “nessuno verrà lasciato indietro” e che intanto stanno abbandonando la politica attiva. Ma dall’altra parte c’è una corrente che inizia a spingere e che proprio da Bergamo fa sentire la propria voce. Nel primo congresso provinciale, il più atteso, la prima vera conta tra militanti, a vincere è Fabrizio Sala. E’ sindaco di Telgate, al suo secondo mandato, ma è soprattutto un esponente che aderisce alla riscossa lanciata dal Comitato Nord, come riporta il quotidiano Il Foglio, che sottolinea la sconfitta di Salvini a Bergamo addirittura non rappresentato da nessun candidato.
Il neosegretario Sala dopo la vittoria ha dichiarato: “Servono le primarie per scegliere i candidati”. Ma è noto a tutti che alle ultime elezioni politiche, i candidati sono stati tutti scelti da Salvini. Come al Sud, in Campania, dove è stata candidata Pina Castiello, che rispetto agli altri leghisti ha versato solo 12 mila euro nell’ultimo anno. Quasi tutti i parlamentari ne versano almeno il doppio. Nonostante la sconfitta nel collegio uninominale dove è stata candidata la Castiello e il pessimo risultato in provincia di Napoli, Salvini ha spinto per nominare Castiello sottosegretario per i rapporti con il Parlamento, escludendo di fatto molti ex parlamentari nonostante le promesse e risultati elettorali superiori. Gli stessi, come riporta Il Foglio hanno sbattuto le porte irritati: “Non c’è meritocrazia”. Lorenzo Viviani, ex deputato, uno che meritava il recupero, ha addirittura cambiato vita.
Intanto la Castiello dalla nomina ha fatto segnalare già una prima cosa fatta: un grande evento per festeggiare la sua nomina in un noto locale della provincia di Napoli, con tanto di torta con la sua effige. Chissà se all’evento c’erano anche gli ex deputati leghisti, quelli lasciati fuori da Salvini. Una cosa è certa: è scoppiato un vero caso interno al partito e Salvini non potrà sottovalutare le ‘urla’ interne che arrivano dai suoi militanti del Nord.