I fitti degli immobili hanno avuto un’ influenza non solo da parte degli acquirenti, o dei soggetti mutuanti, ma da parte degli “affittuari” sembra aver innalzato non solo i costi mensili di vari gruppi di famiglie che non riescono a sostenere il rapporto con i loro salari nettamente più bassi.
l’aumento dei fitti sta prevaricando sull’individualismo e nelle città come : Roma e Milano, la qualità della vita non trova riparo tra tassazioni e spese extra, e forse la questione famiglie e i sussidi non basta con il futuro che cambia progressivamente.
La politica non comprende i veri bisogni delle famiglie italiane che ricercano trasparenza e organizzazione sul rendimento di questi cambiamenti fiscali.
le oscillazioni su gli aumenti dei fitti sono stati inverosimili a discapito del budget familiare, chi ha erogato per diverso tempo una “spesa” di fitto con regole di contratto, ed è lì che ha ricevuto la sua ultima stangata, Milano supera i 1570 euro +15,4% mensili, Roma 1.530 euro, +7,7% , infine Venezia 1.508 che mantiene per adesso la sua stabilità senza variazioni.
L’UIL stabilisce questi criteri sui costi di locazione, redatti dalla segretaria confederale, Ivana Veronese, il canone più basso e a Caltanisetta di 220 euro al mese.
Milano incide sul 58% sulla gestione delle spese familiari, Roma 56,7%, mentre Venezia il 40% con l’aumento di ben 56 città tra cui : Varese +153%, Verona +103%.