le condizioni climatiche avverse del maltempo hanno messo a soqquadro il pianeta, le raffiche di vento, le grandinate, il mare agitato, l’ebollizione globale può ripresentarsi in altre occasioni se non apporteranno dei cambiamenti per la tutela del clima e dell’ambiente.
l’uomo viene definito il distruttore per eccellenza, ma dopo l’appello subito dalla natura saranno le istituzioni ad apporre la giusta etica in rapporto con queste catastrofi, le risorse sono i primi beni da tutelare in concomitanza con tutto ciò che circonda l’essere umano, attraverso l’introduzione di un protocollo universale e leggi che posso equiparare la salvezza del pianeta in futuro.
le risorse naturali sono quelle che rientrano nei nostri fabbisogni ma se non contestate e difese saremo allo stato di partenza delle cose, la rispettabilità uomo e natura sembra non conformarsi nei comuni mortali, i combustibili fossili sono la prima causa in questo scempio, le manovre aziendali che ricadono incessantemente su di noi vivendo cosi attimi di tragedia visiva e salutare se non la morte definitiva.
la visione del futuro sembra essersi persa per un attimo o per sempre, per molti sembra surreale, la natura stessa non perdona non guarda negli occhi degli innocenti.
Papa Francesco asserisce: “Servono sforzi coraggiosi contro i cambiamenti climatici”, mostrando vicinanze per le regioni colpite e smantellate dal fuoco e dalle varie regioni che hanno visto l’incrinarsi delle loro terre, tutti letteralmente scappati dalle loro case perchè sommersi dal fuoco.
Il cardinale presidente della Cei Matteo Zuppi afferma che bisogna prendere atto di questa sfida con coraggio e lungimiranza: “proteggere responsabilmente il creato, prendendosi cura della casa comune”