La siccità in Campania ha colpito soprattutto i cereali, grano tenero e grano duro.

Le temperature hanno anticipato il processo di maturazione ed essiccazione, costringendo le piantine di grano ad arrivare prima alla maturazione e quindi riducendo la capacità di accrescimento dei chicchi.

Questo significa che siamo passati da una produzione di circa 50 quintali per ettaro alla metà, in alcuni casi sotto i 20 quintali per ettaro, ossia un terzo. E’ quanto emerge dalla mappa dei danni per la Campania messa a punto dalla Coldiretti.

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