Cardito perde un pezzo di storia della città.
Perde Antonio, uomo umile, che sin da giovane iniziò la sua formazione come pasticciere a Napoli, per poi spostarsi a Torino per perfezionarsi e come tanti giovani in cerca di un’occupazione stabile.

Negli anni ’70 la famiglia decise di aprire una pasticceria a Cardito e lui decise di rientrare. Nacque il “bar pasticceria Biagio” che insieme al fratello ha gestito fino a metà degli anni novanta. Antonio, però, ha continuato l’attività da solo e poi con il figlio Giacomo, rilanciando la “caffetteria”, fino ad oggi, punto di ritrovo per tantissimi abitanti di Cardito e dei paesi limitrofi. Una piccola caffetteria a via Pietro Donadio, che ha mantenuto sempre la semplicità del locale e prezzi bassi, accessibili a tutti. La convinzione di Antonio era che tutti dovevano avere il modo di gustare un buon caffè e di recuperare qualche minuto di socialità, ritrovandosi per discutere di politica, di calcio e anche per un semplice saluto.

Ed è proprio quello che è accaduto a noi della redazione venerdì scorso, passare una mezz’ora in compagnia di Antonio e del suo buon caffè. Ci mancherai. Ma tanti gli attestati di stima ed affetto verso i figli di Antonio in queste ore. A Rosa, amica della nostra redazione, il nostro abbraccio, a Giacomo l’augurio e l’impegno di portare avanti la caffetteria di papà, che già faceva da anni con lui, per mantenere forte quel senso di comunità e quei valori di socialità che Antonio per anni ha lasciato tra la gente.

Dalla redazione di NapoliMetropoli.it l’abbraccio ai familiari del caro Antonio

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