Scoppia la scandalo sulla nettezza urbana ad Afragola. La ditta che svolge il servizio di raccolta rifiuti e spazzamento sul territorio comunale dallo scorso 15 gennaio opera senza alcuna autorizzazione.

Ricordiamo che la stessa ditta operava in regime di proroga, scaduta appunto il giorno 14 gennaio 2023. Eppur vero che essendo un servizio pubblico essenziale non può essere interrotto, ma ad oggi (8 febbraio ndr.) non risulta nemmeno autorizzato con relative determina e collegato impegno di spesa. Intanto, all’interno del Comune c’è un braccio di ferro fortissimo tra i diversi dirigenti dell’Ente e l’Amministrazione rispetto ad una ulteriore proroga del servizio, che risulterebbe particolarmente difficoltoso giustificare alla luce del contesto normativo.

Senza entrare nel merito di come si svolge il servizio in città, in maniera indecorosa e in molti tratti della città assente, sembra che nessuno si voglia assumere la responsabilità di una proroga della proroga stessa, che comporterebbe forti profili di illegittimità amministrativa con conseguente possibile sanzione da parte degli organi competenti. Anche perché intorno alla ditta che svolge il servizio in città si susseguono ormai da mesi voci di assunzioni riferite direttamente o indirettamente a questa maggioranza. Intanto aspettiamo il prossimo consiglio comunale che avrà all’ordine del giorno il piano industriale, a base di una gara che dovrebbe impegnare il comune di Afragola per nove anni per una cifra di quasi cento milioni di euro.

Anche per quest’atto di consiglio comunale, l’Amministrazione si è mossa in maniera improvvisa e sotto le direttive dell’unico vero dominus di questa amministrazione. Infatti, la delibera di proposta al consiglio del piano industriale è stata resa pubblica solo martedì 7 febbraio e adesso si pretende che in appena sette giorni il consiglio si esprima nel merito dell’atto in questione, che impegnerebbe il comune di Afragola per una cifra pari a circa cento milioni di euro.

Dopo aver assistito alla lottizzazione più becera dei posti della nettezza urbana, scopriamo all’improvviso un piano industriale dei rifiuti redatto dagli uffici comunali in poche settimane. – dichiara il consigliere di A viso aperto Gennaro GiustinoQuegli stessi uffici che hanno provveduto spesso a prorogare un servizio cosi delicato come quello dei rifiuti. Tante le cose che non tornano, innanzitutto la velocità con la quale all’improvviso viene fuori il piano, ma soprattutto ancora una volta le modalità con la quale l’amministrazione tratta la sua maggioranza, come capre chiamate a ratificare l’ennesimo atto partorito dalle stesse logiche di sempre. Dove il protagonista assoluto è un non-sindaco lontano ormai dai canoni di bravo ragazzo per il quale era conosciuto in città. – conclude Giustino – Il non-sindaco Pannone sembra aver dimenticato lo scandalo che solo nel 2019 ha coinvolto il suo dominus rispetto proprio alla gara della nettezza urbana, procedimento che culminò in richieste di misure cautelari. Per quanto ci riguarda tenteremo ancora una volta di farci trovare preparati al consiglio comunale, dove certamente ne vedremo delle belle e faremo una importante operazione verità“.

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